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4.1 – Sistemi di raccolta e scarico acque meteoriche – 6. Giunti per la compensazione di dilatazione termica di grondaie 276 4.1. 6. GIUNTI PER LA COMPENSAZIONE DELLA DILATAZIONE TERMICA NELLE GRONDAIE I metalli utilizzati per il sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche sono soggetti a dilatazione e contrazione termica. Nella progettazione e realizzazione delle grondaie è quindi necessario consentire la dilatazione termica dei materiali e della loro struttura in funzione delle variazioni di temperatura. Secondo la normativa UNI 10724, si deve considerare una differenza di temperatura di 80 K indicativamente da -20 ° a +60 °C. Tali temperature variano comunque in funzione del luogo di installazione, dell’altitudine, dell’orientamento e dell’esposizione solare. Per i valori dei coefficienti di dilatazione termica lineare, si rimanda al capitolo 2.4.1 – Informazioni generali – Azioni termiche per i rivestimenti zintek® in copertura. Tutte le giunzioni e i fissaggi devono essere eseguiti in modo da permettere ai componenti del sistema di gronda di allungarsi e contrarsi al variare della temperatura. A tale scopo, si consiglia di mantenere una lunghezza sempre minore di 10 m per i tratti di gronda esposta. Per lunghezze maggiori è necessario prevedere giunti di dilatazione. Nella tabella seguente sono riportati i valori indicativi massimi di distanza tra giunti di dilatazione in gronde esterne e gronde interne. Per il giunto di dilatazione si considera una possibilità di movimento ≥ 20 mm. Componente Distanza Grondaie sospese poste all’esterno della falda 10,0 m Grondaie poste all’interno della falda 8,0 m I valori sopra riportati vanno dimezzati nella distribuzione dei giunti nelle zone d’angolo e nei punti fissi di scarico nelle gronde interne. Interasse dei giunti nei tratti lineari. Interasse dei giunti per gli angoli esterni. Interasse dei giunti per gli angoli interni. ≤ 10 M ≤ 5 M ≤ 5 M ESTRATTO

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