cazione biodinamica e l’ottimizzazione del comportamento dell’edificio basato su principi passivi”. La Menzione d’onore regionale, andata al nuovo Bivacco Fanton dello studio DEMOGO di Treviso, riconosce poi “l’integrazione con l’ambiente montano e il paesaggio naturale” di “un’architettura iconica, ricca di contenuto senza cedere alla spettacolarizzazione”. Gli architetti cessanocosì di essere demiurghi calati da altre esperienze e geografie e diventano figure di riferimento locali incaricate di coordinare architettura, urbanistica, servizi, diritti. Un ruolo più sensibile all’ETICA che alle tentazioni monetarie. Numerosi studi professionali, anche italiani, si stanno impegnando in questa direzione. ABMV, con sedi a Milano e a Zurigo, ha iniziato a interessarsi di architettura sociale per collaborare agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU; tra le sue opere, un orfanotrofio a Haiti, un campo profughi adAtene e uno a Niamey, nel Niger, realizzati lavorando “dal basso”. Nel caso di TAMassociati, votato al sociale fin dalla sua fondazione, il battesimo del fuoco è stata la costruzione del Centro EMERGENCY di Salam, nel Sudan, destinato a un bacino potenziale di trecento milioni di persone senza assistenza sanitaria. Al centro sudanese è seguito l’EMERGENCY Children’s Surgical Hospital di Entebbe, in Uganda, in collaborazione con il Renzo Piano Building Workshop: un ospedale pediatrico di eccellenza in cui etica e bellezza formale si combinano per assicurare ai piccoli pazienti, e Giochi di luci e trasparenze mettono in comunicazione gli spazi interni ed esterni del Davines Village a Parma. La sede di Davines, affermata azienda di fitocosmesi nota anche per il suo impegno nei confronti dell’ambiente, è stata progettata da Matteo Thun e Luca Colombo. 13 architettura (per il) sociale ESTRATTO
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