ARCHITYPES 1-2

BELLEZZA ETICA Salvare il pianeta è una questione di design Quando lo sguardo si posa su di un paesaggio antropico, la prima cosa che cerca è un senso di armonia tra gli elementi che lo compongono: creare questa armonia, dando risalto ora all’uno ora all’altro aspetto, è sempre stato il compito dell’architettura. E se fino a qualche tempo fa le scelte progettuali dipendevano da criteri squisitamente estetici o funzionali, oggi non possono prescindere dall’attenzione nei confronti dell’ambiente. Il futuro del pianeta dipenderà dal modo in cui sapremo preservare i vecchi edifici e costruirne di nuovi, che consuminomenomaterie prime emeno energia (o addirittura ne producano) con un impatto sul territorio il più possibile vicino allo zero. A questo imperativo si lega il concetto di “bellezza etica”, ovvero una bellezza responsabile e concreta, in grado di rispondere a bisogni molto diversi: il circolo virtuoso di estetica e sostenibilità deve potersi innescare tanto nelle grandi quanto nelle piccole opere, attraverso soluzioni scalabili da modulare sulle singole esigenze. I progetti presentati nelle prossime pagine, seguiti da Zintek fra il 2016 e il 2020, mostrano le potenzialità di un sistema in grado di adattarsi alle dimensioni dell’opera e alle specifiche necessità degli interventi. La vasca al centro della corte interna del Davines Village (progetto illustrato a pagina 30) contiene otto tasche per la coltivazione di ninfee. 27 ESTRATTO

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